Come scegliere il miglior consulente export per la tua attività!
Un consulente export è una pedina importante per l’internazionalizzazione della tua azienda. In fase di scelta devi quindi puntare su una figura professionale altamente qualificata, che abbia le idee chiare su come e dove muoversi per sviluppare il tuo business all’estero.
Vendere i tuoi prodotti al di fuori dell’Italia
Ti serve una strategia di internazionalizzazione su misura, progettata e gestita da professionisti competenti e preparati.
Puoi affidare lo sviluppo del commercio estero a un ufficio export interno all’azienda, con una o più persone che si occupano a tempo pieno delle varie attività. Si tratta, però, di una scelta impegnativa in termini economici, che non tutte le imprese, soprattutto quelle medio-piccole, sono in grado di sostenere. In alternativa puoi affidarti ai consulenti delle associazioni di categoria: una soluzione più economica ma limitante, perché non garantisce un supporto concreto e costante.
Il Temporary Export Manager è la giusta via di mezzo: è in grado di condurre azioni commerciali organizzate e continuative nei mercati obiettivo, con una presenza in ufficio di una giornata a settimana, quindi con un costo decisamente inferiore rispetto a un dipendente full time. Inoltre sfrutta tutti i vantaggi dell’outsourcing. L’utilizzo di strumenti digitali evoluti e di banche dati intelligenti, di un metodo consolidato frutto di una formazione continua per dare all’azienda cliente il massimo risultato.
A breve sarà possibile usufruire di Voucher per l’internazionalizzazione a copertura dei servizi erogati dai TES®.
Identikit del consulente export
Cosa fa di un Export Specialist la figura più adatta per l’espansione oltre confine della tua impresa?
1. Ha competenze trasversali
Esportare nei mercati esteri richiede competenze in ambito economico, linguistico e commerciale, oltre a un’ottima capacità di problem solving. Conoscere la teoria del marketing mix non è sufficiente: bisogna anche saper applicare le varie tecniche al giusto contesto, ed è questo che distingue un Temporary Export Specialist da un semplice agente. Il TES® è la persona giusta a cui affidare l’incarico di sviluppare il tuo commercio internazionale.
La caratteristica principale del miglior consulente export è quindi la trasversalità, cioè la capacità di immedesimarsi in contesti aziendali molto diversi tra loro in termini di dimensioni e tipologia di prodotto.
Che si tratti di vendere vino all’estero o di esportare componenti meccaniche per il settore automotive, l’export manager sarà in grado di agire sempre con disinvoltura, passando da un contesto all’altro con prontezza e spirito propositivo e risolutivo.
Un Temporary Export Specialist:
- Parla fluentemente almeno 2 lingue straniere
- Possiede forti skills commerciali
- Conosce i diversi settori industriali, oltre che i diversi mercati in cui operare
- Ha doti relazionali e capacità di problem solving
- Risulta determinato nel raggiungimento degli obiettivi
2. Dispone dei giusti strumenti tecnologici e di comunicazione
Il successo di un processo di internazionalizzazione di una PMI o di una grande impresa dipende molto dalla personalità e dalla capacità del consulente export, ma questo non è l’unico aspetto da tenere in considerazione. Oltre a conoscere le nozioni teoriche del commercio internazionale, il TES deve saper utilizzare le tecnologie più attuali per fare networking e avere a sua disposizione gli strumenti giusti (software per la pianificazione strategica, tool informatici, CRM) che gli facilitino il lavoro.
È vero che per contattare i buyers spesso basta una telefonata o un’e-mail, ma quando il numero di contatti inizia ad essere elevato è importante non perdere neanche un passaggio e tenere traccia di tutto l’operato attraverso sistemi per il controllo di gestione.
A tal proposito Co.Mark ha dotato gli Export Specialist di un pacchetto di strumenti fondamentali per raccogliere le informazioni e i dati essenziali per un processo di internazionalizzazione davvero efficace.
Tra questi c’è anche un tool gratuito che puoi usare anche tu, per scoprire quali sono i mercati più interessanti per vendere i tuoi prodotti. Ovviamente è solo una base di partenza, perché la scelta dei mercati in cui operare è complessa e deve tener conto di molte variabili.
3. Utilizza un metodo consolidato e vincente
Il consulente export non va per tentativi, ma adotta un approccio scientifico e agisce seguendo un metodo rigoroso e ben strutturato. Dopo uno studio preliminare dell’azienda e del contesto attuale, compila il modulo IEA (Indice di Esportabilità Aziendale), grazie al quale è possibile identificare immediatamente i punti forti ma anche quelli deboli dell’azienda.
Non tutte le situazioni sono uguali e non tutti i prodotti hanno lo stesso appeal sui mercati esteri. Ecco quando esportare prodotti italiani può rivelarsi la scelta giusta per aumentare il fatturato.
Per comprendere e valutare la struttura organizzativa dell’azienda rispetto alle attività di export un altro strumento importante è il Rapporto Informativo. Questo documento fotografa la situazione della società in termini di prodotti, mercati, canali di distribuzione e competitor di riferimento. Raccoglie dati fondamentali che permettono al Temporary Export Specialist di elaborare la strategia per l’export.
Per sapere esattamente qual è l’approccio corretto all’export e quali sono le mosse da fare per vendere con successo i tuoi prodotti nei mercati internazionali, scarica subito la Guida che trovi qui sotto. È gratis e la puoi consultare da qualsiasi dispositivo.