Industria Tessile: il caso di successo di Florence Style
Il lavoro delle donne nell’industria ha conosciuto una lenta evoluzione, spesso legata ad una subordinazione sociale ed economica difficile da superare.
L’occupazione femminile nell’industria era vista in passato come un’estensione del lavoro domestico e soltanto con la Rivoluzione Industriale e l’evoluzione della tecnologia si ebbe quella svolta sociologica che rese la figura della donna protagonista dell’industria tessile.
Dall’aumento delle vendite di capi sartoriali alla nascita dei grandi magazzini, la moda vide presto imporsi le donne in un mondo esclusivamente maschile: restringendo il campo all’Italia, il vestire Made in Italy divenne presto sinonimo di prestigio e qualità e ancora oggi la filiera del tessile rappresenta il fiore all’occhiello della nostra economia, dove le donne la fanno sempre più da padrone.
Secondo i dati di UnionCamere alla fine del primo trimestre 2021 le imprese a guida femminile erano più di 1.330.000: poco più di un quinto del sistema produttivo italiano ma estremamente concentrato in alcuni comparti di attività e settori.
Tra questi, come chiarisce anche il Rapporto Imprenditoria Femminile 2020 dell’ente, la moda conquista sicuramente una posizione di spicco, insieme a turismo, cultura, istruzione e sanità.
Da un incrocio dei dati Istat, Assocalzaturifici, CNA Federmoda e Confindustria Moda emerge che la piccola imprenditoria femminile occupa circa il 45% del settore su un complesso rilevato di tessile, abbigliamento, pelletteria e calzature che impiega 220.000 donne.
Un imprenditore su tre oggi è donna e la presenza femminile nell’industria ha un ruolo di grande rilievo a tal punto da rappresentare oggi un importante volano per aumentare la capacità di penetrazione dei mercati internazionali.
Donne Imprenditrici: il caso di Florence Style
Il Made in Italy è prevalentemente femminile, con un range di occupazione che, a seconda della categoria di prodotto, copre dal 55 al 66% ma ancora piuttosto basse risultano essere le percentuali di accesso delle donne alle posizioni manageriali.
Tuttavia, nel panorama italiano, sono vari gli esempi di “resilienza” tutta al femminile, tante le imprenditrici che si sono distinte per coraggio e passione. Questi sono i punti di forza che accomunano le storie di tante donne che si sono avventurate nel mondo dell’imprenditoria, ben consapevoli delle difficoltà ma animate dall’ambizione che le ha spesso condotte ad affrontare nuove sfide.
Difficoltà ed ambizioni di cui ci ha parlato Camilla Michelassi, titolare di Florence Style, il cravattificio fiorentino nato da una lunga tradizione di famiglia che oggi è diventato un perfetto “connubio tra campanilismo e vocazione internazionale”.
Un esempio virtuoso di come sia possibile farsi strada e risultare credibili agli occhi degli stakeholder, abituati all’idea di una gestione aziendale prettamente maschile.
Il suo è un caso di successo nato da obiettivi ambiziosi, in primis quello di dare continuità all’azienda di famiglia ma anche di imprimere una struttura più organizzata alla distribuzione dei prodotti all’estero.
Le aziende “al femminile” rivelano una forte attenzione alla costruzione di connessioni e all’empowerment del team, elementi distintivi della leadership femminile. Al centro della visione strategica mettono la sostenibilità, in linea con le attese del mondo finanziario.
Florence Style è l’esempio di un’azienda che strizza l’occhio a questi aspetti: “l’attenzione alla sostenibilità è un valore intrinseco del nostro lavoro, alla fine cosa c’è di più sostenibile di lavorare a mano?”, ma la buona gestione e l’inclusione sono due punti altrettanto importanti su cui lavorare.
Un percorso che questa piccola azienda familiare ha potuto intraprendere e rafforzare in ottica internazionale anche grazie ad una collaborazione tutta al femminile con la TES di Co.Mark, “un lavoro di squadra efficace, dall’organizzazione del lavoro fino alla definizione di strategie commerciali di successo”.
L’attitudine al problem solving, apertura e flessibilità sono gli elementi vincenti per strutturare il lavoro attraverso relazioni efficaci, un mix di capacità di analisi e senso pratico che caratterizza in particolare le donne.
Ed è proprio questo che ha permesso a molte piccole aziende come Florence Style di dare un’impronta strutturata alla propria attività sul fronte internazionale per aprire nuovi canali di distribuzione di prodotti e servizi. Un traguardo importante, tutto al femminile.