Esportare
prodotti alimentari
Come farlo al meglio
I prodotti alimentari nel mondo
Il settore agroalimentare è da sempre considerato un’eccellenza dell’economia italiana negli scambi internazionali. L’ampia gamma di prodotti di alta qualità, certificati al “Top” dei mercati internazionali, unita alla capacità di abbinare tradizione e costante innovazione di processo e di prodotto, hanno reso questo settore un punto di riferimento per la spendibilità del Made in Italy e per le esportazioni italiane nel mondo.
Per l’export alimentare è prevista una crescita della domanda principalmente nei mercati emergenti (in particolare Est Europa) e mercati che, anche se distanti geograficamente, sono vicini all’Italia dal punto di vista culturale (Canada).
Ciò non significa che siano da abbandonare i mercati di destinazione “storici” del settore food: Usa, Francia, Germania e Spagna presentano infatti ampi margini di crescita, grazie al recupero della domanda del canale Ho.Re.Ca.
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Certificazioni per esportare prodotti alimentari italiani all’estero
L’esportazione di prodotti agroalimentari all’estero prevede molti aspetti da tenere in considerazione, in primis il mercato di destinazione: Stati Uniti, Cina e Regno Unito sono solo alcuni dei Paesi che prevedono dei requisiti specifici e certificati per l’esportazione di alimenti. Gli aspetti coinvolti riguardano l’etichettatura, l’impiego di determinate sostanze o additivi e anche aspetti sanitari e fitosanitari. Tutte le certificazioni e gli aspetti rilevanti per l’export degli alimenti verso Paesi terzi sono indicate e regolate dal Ministero della Salute.
I canali di distribuzione per l’export agroalimentare

e-Commerce

Agenti

Importatori
Aspetti da tenere in considerazione per esportare prodotti alimentari
La filiera agroalimentare è senza dubbio uno dei settori più dinamici dell’economia italiana. Per continuare a mantenere alti livelli di esportazione sarà necessario comprendere a fondo le nuove tendenze di consumo e le nuove tematiche a cuore del consumatore, in primis la sostenibilità ambientale.
La strategia distributiva vincente prevede la diversificazione dei canali in base alle caratteristiche del prodotto, tenendo in considerazione anche la rilevanza crescente dell’e-commerce.
Le crescite attese per la domanda mondiale riguardano sia nuovi orizzonti, con i mercati emergenti, ma allo stesso tempo i mercati “maturi”, già da tempo presidiati dalle aziende italiane. La supply chain del settore alimentare si è dimostrata essere allo stesso tempo una delle più resilienti, capace di garantire gli approvvigionamenti anche in situazioni di emergenza, e una delle più rapide nella ripresa. Con la giusta strategia di approccio ai mercati esteri, che tenga in considerazione una formula comprendente le specificità del prodotto, il canale più adeguato e il mercato più appetibile per abitudini di consumo, questo dinamismo può essere sfruttato al meglio.