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Esportare moda italiana

Come farlo al meglio

La moda italiana nel mondo

La moda italiana è oggi riconoscibile in tutto il mondo per l’artigianalità e per l’utilizzo di materiali ricercati e di lusso, che caratterizzano un prodotto di qualità Made in Italy

L’esigenza da parte della nostra nazione di iniziare a farsi strada nel mondo della moda, nasce dalle ispirazioni francesi (Christian Dior e Jacques Fath) nei lontani anni 50. Da quel momento lo stile italiano ha preso piede – anche attraverso la prima sfilata di moda a Firenze, differenziandosi dai concorrenti per gusto, pregio dei tessuti, prodotti sartoriali di livelli eccellenti.
Da Firenze poi la creatività che ha contraddistinto gli stilisti Made in Italy si è spostata nelle più grandi capitali della moda, oggi riconosciute in tutto il mondo.

Oggi l’intero sistema moda italiano conta più di 80.000 imprese attive, e si posiziona come secondo settore manifatturiero in Italia. In particolare, il luxury è un segmento molto richiesto all’estero (più del 60% viene esportato oltre i confini italiani) e la Germania è spesso il primo paese di destinazione delle principali collezioni di abbigliamento griffate, seconda alla Svizzera e alla Francia per gli accessori, le scarpe e la pelletteria.

Imprese di moda attive sul territorio italiano

80.000

Export prodotti moda luxury

60%

Primo Paese di destinazione delle collezioni di abbigliamento griffate

Germania

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I migliori mercati per esportare la moda italiana

Principali sbocchi commerciali

Con quasi il 60% dell’export, l’Europa rappresenta il mercato principale di sbocco per esportare collezioni di abbigliamento. Ribadito che la Germania e i paesi di “area tedesca” quali Svizzera ed Austria sono sicuramente tra i primi mercati di riferimento, ampliando il raggio di azione dobbiamo sicuramente inserire la Francia e Regno Unito in ambito europeo. 

E fuori dall’Europa? Di valenza strategica troviamo i Paesi asiatici che coprono il 20%, dell’export, seguiti dagli Stati Uniti. Negli ultimi anni stanno crescendo paesi come Hong Kong e Corea del Sud

Paesi Europei

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Germania

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Svizzera

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Austria

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Francia

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Regno Unito

Paesi Extra Europei

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Stati Uniti d'America

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Corea del Sud

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Hong Kong

Gli aspetti da tenere in considerazione per esportare abbigliamento

Vestibilità italiana con sviluppo taglie adattato ai vari mercati 

Evasione completa degli ordini confermati 

Design italiano e correlazione a Made in Italy

Presentazione collezione in anticipo rispetto al mercato italiano, con introduzioni anche di capsule e/o pre-collezioni stagionali

Puntualità nelle consegne, anche qui anticipate rispetto allo standard Italia

Eco-sostenibilità ed impatto ambientale delle materie prime utilizzate per la realizzazione delle collezioni di abbigliamento

I canali di distribuzione moda

Considerando una collezione di abbigliamento già distribuita con proprio marchio in Italia, il canale di distribuzione più corretto per l’abbigliamento è l’agente plurimandatario: requisito fondamentale è preparare il giusto mix di collezioni presenti a showroom, in modo da avere un’ampia varietà di prodotti, garantendo il raggiungimento di clienti finali in target con l'offerta.

Agente plurimandatario

Considerando una collezione di abbigliamento già distribuita con proprio marchio in Italia, il canale di distribuzione più corretto per l’abbigliamento è l’agente plurimandatario: requisito fondamentale è preparare il giusto mix di collezioni presenti a showroom, in modo da avere un’ampia varietà di prodotti, garantendo il raggiungimento di clienti finali in target con l’offerta.
Un'alternativa è il canale dello showroom direzionale con personale locale, più indicato per una collezione con un marchio più affermato, meglio se già distribuito su alcuni mercati.

Showroom direzionale

Un’alternativa è il canale dello showroom direzionale con personale locale, più indicato per una collezione con un marchio più affermato, meglio se già distribuito su alcuni mercati.
La figura del distributore può essere più indicata per una collezione con fascia di prezzo bassa.

Distributore

La figura del distributore può essere più indicata per una collezione con fascia di prezzo bassa.

Esportare collezione d’abbigliamento: come farlo al meglio

showroom_moda

Aprire uno showroom aziendale a Milano e posizionare la collezione tramite un agente plurimandatario specializzato esclusivamente sui mercati esteri. Milano, insieme a Parigi, viene considerata la capitale della Moda e non avere uno showroom a Milano è penalizzante visto l’afflusso massiccio di buyers, soprattutto per collezioni di abbigliamento di fascia prezzo medio-alta. In generale, aprire dei negozi di riferimento in tutta Italia è il primo biglietto da visita per i buyer esteri.

Immagine e canali di comunicazione come sito web e social media dovrebbero essere all’altezza, di alto livello e costantemente aggiornati, ancora più importante negli ultimi anni dove la digital transformation sta accelerando sempre di più.

scopri-i-mercati-export

Approccio ai mercati esteri iniziale in Europa, dove la Germania, nonostante sia un mercato considerato saturo, rappresenta sempre uno dei principali sbocchi di riferimento.

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