Export, digitale e capitali: i segreti del successo delle pmi
Una giornata di seminario organizzata da Economy Group con l’Università di Trento per discutere delle necessità per le pmi
Chi non esporta è perduto, chi non digitalizza il business rallenta e chi non capitalizza la sua impresa si preclude la possibilità di crescere. Per questo le Piccole e medie imprese devono avere il coraggio di usare queste tre “chiavi” di sviluppo, possibilmente tutte insieme.
Il direttore degli Affari internazionali della Provincia Autonoma, Raffaele Farella ha ricordato che le piccole e medie imprese rappresentano l’80% dell’occupazione privata e il 67% del valore aggiunto nazionale, cioè sono una risorsa cruciale che va aiutata e sostenuta ma anche stimolata.
In Trentino, per fortuna, il volume complessivo dell’attività economica è cresciuto del 4% soprattutto grazie all’export, agli investimenti e ai consumi. La giunta intende allargare la platea delle imprese esportatrici: ma occorre superare il problema di una cultura d’impresa non sempre all’altezza.
Paola Bugnotto, supervisor alla Co.Mark – azienda del gruppo Tinexta che si occupa di temporary export management – ha sottolineato come sia oggi agevole, per una Pmi, dotarsi a tempo della consulenza di un manager esperto nell’individuare il mercato estero di riferimento su cui andare, che la accompagna operativamente facendosi pagare quasi esclusivamente a risultato, quindi in modalità variabile: “Abbiamo circa 600 aziende clienti che accudiamo, ognuno dei nostri export specialist segue 5 aziende di settori diversi”.