Export industria alimentare: i dati del 2018 incoronano il settore ortofrutticolo
L’export dell’industria alimentare italiano sta vivendo un periodo di grande crescita. Dopo i 6 miliardi di euro di esportazioni registrate dal settore enologico, al secondo posto troviamo l’ortofrutta che registra nel 2017 un record storico: +2,5% con 5,1 miliardi di euro in esportazioni. Se anche tu produci frutta e ortaggi e vuoi investire all’estero, questo è il momento giusto per elaborare una strategia di internazionalizzazione vincente.
Export industria alimentare: i numeri del successo
I dati export dei prodotti ortofrutticoli Made in Italy sono incoraggianti.
Nel 2017 sono stati prodotti, in Italia, 18,4 milioni di tonnellate di prodotti ortofrutticoli destinati al consumo fresco. Frutta, ortaggi, patate e agrumi che sono stati esportati anche all’estero, segnando un vero e proprio boom del settore ortofrutta.
- 5,1 miliardi di euro di esportazioni
- +2,5% rispetto al 2016
- Circa il 94% della produzione ortofrutticola è andata a Paesi Europei
Per quanto riguarda l’export dell’industria alimentare del comparto frutta e verdura, la Germania, da sola, ha importato quasi metà degli alimenti prodotti in Italia (42%). La madrepatria tedesca è sicuramente un ottimo bacino per la vendita di prodotti Made in Italy, non solo per il settore alimentare. Lo dimostrano i dati resi noti dal Sole 24 Ore che abbiamo condiviso in questo articolo dedicato ai prodotti da esportare in Germania.
Al secondo posto tra i paesi destinatari dell’export alimentare troviamo la Francia (14%), seguita dall’Austria (8%) e da Spagna e Polonia. Queste ultime hanno fatto registrare le migliori performance per l’export italiano ortofrutticolo con una crescita, rispettivamente, del 12,8% e dell’11,5% tra 2016 e 2017. Questi dati, presentati da Ice (Agenzia governativa) per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane all’ultima edizione di Macfrut, sono una leva importante per chi vuole investire all’estero.
Poter contare su un settore già ben avviato, per quanto riguarda l’export, aumenta le speranze di poter riuscire a internazionalizzare il proprio business in breve tempo. Per portare a casa dei risultati concreti, però, è sbagliato scegliere un mercato (a caso!) e portare lì i propri prodotti, sperando che qualcuno li compri.
Regole fondamentali per una strategia export di successo
Per completare tutti i passaggi devi affidarti a un professionista dotato di competenze trasversali, commerciali, linguistiche ed economiche che sappia come muoversi nei vari mercati e come trovare distributori all’estero.
Quello che ti serve non è un semplice agente di commercio, ma un Export Manager qualificato, che abbia già maturato esperienze nel settore wine&food, che sia aggiornato su normative e vincoli doganali e che agisca per fasi:
- Analisi del contesto aziendale
- Analisi del prodotto e indice di esportabilità
- Confronto con i competitor
- Scelta del mercato obiettivo
- Scelta dei canali di distribuzione
Lo sapevi che esportare prodotti alimentari o agricoli fuori dai confini europei ti dà diritto a un’aliquota di restituzione?
Per ottenerla, però, devi compilare un documento particolare che si chiama Bolletta Doganale e assicurarti che ti venga rilasciata la copia 3A. Un processo un po’ macchinoso, che è meglio delegare a una figura esperta nella gestione delle pratiche burocratiche. Non perdere tempo, scopri subito qual è la strada giusta per vendere all’estero i tuoi prodotti. Abbiamo deciso di rivelarti il metodo e gli strumenti utilizzati dai nostri Temporary Export Specialist, per avviare un export di successo. Scarica subito la Guida gratuita.