Export: metodi, strumenti e risultati per esportare con successo
Esportare con i TES
Si può esportare con successo facendo leva sui Temporary Export Manager e sull’analisi dei dati. Parla Ivan Salvalaglio, direttore operations di Co.Mark
In che modo una Pmi può maturare in tempi rapidi strategie, competenze e contatti per mappare i mercati esteri e migliorare costantemente le performance di vendita? La proliferazione dei canali e degli strumenti digitali sul fronte del marketing e della collaboration aumenta le possibilità di esportare con successo e sta dando nuovo impulso all’export italiano. Per la prima volta, infatti, le aziende di piccole dimensioni hanno l’opportunità concreta di competere con organizzazioni più strutturate e dotate di budget ben più consistenti.
Come? Facendo leva sulle nuove tecnologie, che offrono flessibilità ed efficacia nell’esplorazione e nell’esecuzione di strategie per le vendite estere a costi contenuti. Avere i mezzi per provare ad approcciare nuovi mercati non equivale però a possedere anche le competenze e le conoscenze necessarie per riuscire ad affrontarli con successo.
In un’azienda che vuole cominciare a esportare come introdurre le conoscenze e il know-how necessari? È possibile farlo in tempi rapidi?
Il TES è la formula ideale, in quanto nasce espressamente per quelle aziende che fanno start up di export o che vendono già all’estero. Non in modo sistematico e strutturato. Permette di esplorare i canali ideali, le modalità di distribuzione più consone, aiuta a generare delle offerte per capire come si è posizionati su un determinato mercato, permettendo così di concretizzare le vendite con i clienti esteri, che è il risultato che interessa alle aziende.
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