Gli step per vendere vino all’estero e avere successo!
Se hai un’azienda che produce vino e stai pensando che il vino italiano all’estero potrebbe funzionare, sei sulla strada giusta. Il vino italiano all’estero è molto ricercato. Ma da qui a mettere in piedi un ufficio export la strada è lunga e bisogna strutturare un’azione mirata se si vuole essere certi di avere successo. Vediamo come scegliere i mercati migliori e quali sono i primi passi di una strategia efficace.
Come Vendere Vino all’Estero
Raggiungi il tuo risultato in 3 step:
Il primo passo è verificare in quali mercati il tuo vino può trovare degli sbocchi di business interessanti. Utilizzando un tool gratuito sul sito CoMark semplice e intuitivo, puoi già farti un’idea di quali siano le zone in cui il vino italiano è apprezzato.
Primo Step: seleziona il settore.
Secondo Step: seleziona la categoria.
Terzo Step: seleziona il prodotto.
A questo punto, per il prodotto selezionato avrai una classifica dei Paesi in cui puoi provare ad esportare. In questo modo:
Da qui a scegliere il mercato obiettivo ideale c’è ancora qualche passaggio. Per esempio l’ideale potrebbe essere incominciare dal mercato più vicino, in modo da contenere le spese di spedizione, e poi allargare sempre più il raggio d’espansione del tuo spumante. Non finisce qui. Una volta individuate le caratteristiche del miglior mercato obiettivo occorre individuare i canali di distribuzione e infine trovare i giusti contatti con gli acquirenti. Ad un ufficio dedicato servono anni per ottenere i primi risultati.
Come accelerare il processo d’internazionalizzazione?
Se l’obiettivo della tua azienda è cominciare subito a vendere vino all’estero, dovresti concentrare i tuoi sforzi a trovare un buon Export Manager.
Si tratta di un manager a tempo in grado di preparare la tua azienda all’internazionalizzazione e fornirti in pochi mesi già i primi risultati. Devi sapere che ogni prodotto necessita di una strategia personalizzata e che molto dipende anche dall’azienda stessa. Approcciarsi all’internazionalizzazione infatti richiede anche una riorganizzazione del reparto di produzione, una verifica del prodotto che potrebbe necessitare di alcune modifiche prima di venire commercializzato all’estero, e infine una riorganizzazione del lavoro con la creazione di un ufficio dedicato.