Consigli e strategie di internazionalizzazione per l’export
Se stai pensando di espandere il tuo business attraverso l’export è il momento giusto per farlo. Sempre più aziende si indirizzano verso questa opportunità, ma ancora poche sono dotate di giuste competenze, metodo e strumenti per farlo in modo efficace. Ecco come creare ottime strategie di internazionalizzazione per ottenere risultati certi. Dopo lo scossone degli anni della crisi, periodo in cui le imprese italiane hanno badato più a salvarsi che ad espandersi, ora l’esplorazione di nuovi mercati è tornata ad essere uno degli obiettivi nel mirino degli imprenditori, soprattutto nei settori in cui l’Italia rappresenta un mercato saturo. Per vendere meglio, insomma, conviene guardare oltre confine.
Le 3 migliori strategie di internazionalizzazione per l’export
- Attenzione alla scelta del mercato
Attenzione: questo consiglio è forse anche il più cruciale. Per realizzare affari vincenti occorre stringere accordi commerciali vantaggiosi: il primo requisito perché questo accada è esportare nel mercato giusto. Il mercato di espansione non deve essere scelto emotivamente. Non puoi scegliere la Francia solo perché conosci la lingua, oppure perché conosci qualcuno che sta già esportando bene in quel paese. O ancora, perché alcuni quotidiani indicano quel mercato come estremamente vantaggioso per l’export Made in Italy. Devi scegliere la Francia se, dopo aver valutato una serie di variabili fisse e customizzate, emerge che quello è il mercato che assicura le maggiori performance.
Ricorda che la scelta dei mercati obiettivo è solo uno dei 3 step fondamentali per prepararsi all‘export in generale non partire mai senza aver prima elaborato una strategia. - Evita la discontinuità
Gli impegni di un imprenditore sono molti, è comprensibile. Tuttavia le azioni “spot”, i tentativi discontinui di presidiare i mercati internazionali non funzionano. Una buona strategia di internazionalizzazione per l’export richiede tempo, energie, presenza e costanza: intrattenere relazioni commerciali è impegnativo e, come sai, gli affari sono fatti non solo di riunioni tra venditore e cliente, ma anche di quel “quid” di intesa e rapporti che vanno oltre l’ufficio. Se vuoi fare export in modo efficace non puoi concentrarti esclusivamente sul tuo prodotto, ma devi investire risorse adeguate al marketing e all’azione commerciale, con metodo e continuità di azione.
A questo punto puoi scegliere due strade: o deleghi la gestione dell’azienda, o deleghi le trattative internazionali. Fare tutto significherebbe bruciarti delle opportunità e non sfruttare nel modo giusto il tuo potenziale. Di solito è questo il principale motivo per cui i tentativi di internazionalizzazione delle aziende si arenano invece di prendere il largo. - Informati su politica e economia internazionale
Come succede in Italia, è la politica a determinare le condizioni economiche di un Paese e, ovviamente, anche la convenienza rispetto alle tue esigenze di esportazione. L’esempio più noto a tutti è stato l’embargo russo imposto a seguito della guerra diplomatica/commerciale sulla situazione Ucraina. L’embargo russo, secondo le stime della CGIA di Mestre, lo scorso anno è costato ben 3,6 miliardi di euro all’Italia: soldi che non sono mai entrati nelle tasche delle imprese a causa del blocco dei prodotti commerciali. È solo un esempio per dire quanto importante sia l’informazione sulla situazione politica ed economica dei Paesi verso i quali vorresti indirizzare i tuoi affari: barriere all’esportazione, caos politico, scarsa affinità culturale sono tutte variabili da considerare per evitare i mercati troppo complessi per il tuo prodotto e orientarti invece su quelli dove hai più possibilità di successo.
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