Cosa esportare in Russia
La Russia è il paese extra comunitario che ha fatto registrare il maggior incremento dell’export italiano nei primi 7 mesi del 2017, con un +28,6% rispetto allo scorso anno (dati ICE). Sapere con esattezza cosa si può esportare in Russia sembra essere dunque un’ottima soluzione per chi vuole espandere il proprio commercio fuori dai confini nazionali. Ma quali sono esattamente i prodotti da esportare in Russia e quali i settori su cui investire?
I migliori prodotti da esportare in Russia
La Federazione Russa ha emanato alcuni provvedimenti legislativi per limitare le esportazioni dall’estero.
Le conseguenze dei provvedimenti legislativi della Federazione Russa si sono fatte sentire per molte aziende. Si è registrato un calo sui valori di interscambio che ha scoraggiato molte imprese dall’intraprendere operazioni commerciali di export verso la Russia.
Negli ultimi mesi, però, i dati sono in forte crescita e vendere prodotti italiani sul suolo russo sembra essere di nuovo un’attività molto redditizia. Lo dimostrano i dati Istat sull’esportazione. Nel mese di agosto 2017 l’export verso la Russia ha registrato un +20,9% rispetto allo stesso periodo del 2016. Complessivamente la crescita annua si attesta attualmente su un +1,8% con un fatturato annuo di 5.167 milioni di euro. Molte aziende continuano ad esportare in Russia con successo.
Il rapporto tra
aziende italiane e Russia
Quale è il valore degli scambi commerciali?
Quali sono le conseguenze del conflitto ucraino per l’export Made in Italy?
Ecco i settori che attualmente stanno facendo registrare ottimi risultati e aumenti di fatturato, grazie a un processo di internazionalizzazione mirato sul mercato obiettivo e quali sono i migliori prodotti da esportare in Russia.
- ABBIGLIAMENTO MADE IN ITALY
Il settore moda rappresenta la punta di diamante del commercio estero italiano, con oltre 11 miliardi di fatturato nei primi 8 mesi del 2017. Pur avendo risentito della crisi e delle varie tensioni tra i due Paesi, l’abbigliamento è tornato ad essere la categoria di prodotti più esportati nella Federazione Russa nel 2017. Stando alle elaborazioni dell’ICE per il periodo gennaio/agosto, il fatturato ottenuto con l’esportazione in Russia di articoli di abbigliamento (escluso l’abbigliamento in pelliccia) è pari a 530 milioni di euro.
Se la tua attività è dedita alla produzione di capi in pelle, camicie, giacche, pantaloni, abiti e articoli di alta sartoria quello russo è sicuramente un mercato da prendere in considerazione.
- MOBILI E ARREDAMENTO: NELLE CASE DEI RUSSI REGNA IL DESIGN ITALIANO
Mobili e complementi d’arredo sono sicuramente tra i migliori prodotti Made in Italy da esportare in Russia. Dopo tre anni di crolli a doppia cifra, il mercato dell’arredamento va in controtendenza e registra nel primo semestre del 2017 un aumento del +0,2% dell’export verso la Russia. A confermare il trend in crescita hanno contribuito anche i risultati ottenuti all’ultima edizione dei Saloni World Wide di Mosca. Le aziende italiane, presenti nei padiglioni fieristici, hanno espresso pubblicamente sulla stampa di settore la loro soddisfazione nell’avere ritrovato fiducia da parte dei buyer russi. In occasione della fiera si sono strette nuove collaborazioni, cosa che fa ben sperare per il futuro.
Sempre secondo i dati del Centro Studi FederLegnoArredo, l’Italia è il secondo fornitore di mobili della Federazione Russa (dopo la Cina) con un 24,5% delle quote di mercato. Segue la Germania con il 9,8%.
- PRODOTTI ALIMENTARI: SÌ, NONOSTANTE L’EMBARGO
L’agroalimentare è il settore trainante dell’export italiano. Il primo trimestre del 2017 ha registrato un incremento annuo nei mercati stranieri pari al 8%, in gran parte dovuto alla vendita di prodotti sul mercato russo. Con l’embargo è stata vietata l’importazione di carni di manzo e maiale, pollame, prodotti ortofrutticoli, formaggi, latte e latticini. Nonostante ciò, nei primi tre mesi di quest’anno si sono incassati più di 100 milioni con la vendita di prodotti alimentari italiani nella Federazione Russa.
Molti dei migliori prodotti da esportare in Russia provengono dal settore alimentare, per questo motivo, diverse aziende non si sono lasciate scoraggiare dai divieti imposti dallo Stato russo e hanno puntato ai prodotti esclusi dall’embargo. Ciò ha fatto registrare aumenti considerevoli, ad esempio, sull’export di olio di oliva (+107%) e di vino (+75%). Salvo proroghe, le restrizioni alle esportazioni agroalimentari termineranno a dicembre 2017, quindi dal 1 gennaio 2018 sarà possibile riprendere i contatti con i clienti russi e riportare sulle loro tavole e nei loro supermercati molti altri prodotti della cucina italiana. Ovviamente sarà necessario adottare strategie aggressive e ben strutturate per far tornare i nostri prodotti sugli scaffali dei negozi della Federazione, soprattutto quelli non supportati dai marchi DOP, DOC, DOCG e IGP.
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