Creare una strategia SEO internazionale per vendere all’estero
L’accesso a nuovi mercati esteri offre alle aziende opportunità inesplorate, ma richiede una comprensione profonda e uno studio delle complessità culturali, linguistiche e di comportamento online degli utenti. Al centro di questa sfida c’è la necessità di adottare una valida strategia SEO internazionale, che vada oltre la semplice traduzione dei contenuti del sito web, ma che riesca ad adattarsi alle peculiarità di ciascun mercato target.
L’importanza di un approccio mirato alla SEO per l’estero è amplificata dall’evoluzione dei modelli di consumo online. La diffusione degli e-commerce transfrontalieri evidenzia come i buyer di tutto il mondo si rivolgano sempre più al web per le loro esigenze di acquisto, spesso ricercando prodotti e servizi ben oltre i confini del proprio Paese.
Inoltre, secondo i dati diffusi da The Global Statistics, oltre il 40% del traffico degli e-commerce proviene dai risultati di ricerca organici di Google e l’adozione di una strategia SEO per l’estero può garantire un’efficacia 5 volte maggiore rispetto ai risultati raggiungibili con la sola pubblicità online.
Ottenere quindi un buon posizionamento SEO internazionale, non è solo una questione di visibilità, ma diventa una leva strategica per l’ingresso e l’espansione nei principali mercati oltreconfine.
Perché usare la SEO Internazionale
La Search Engine Optimization (SEO) è una componente fondamentale di ogni strategia digitale ed è incentrata sull’ottimizzazione di un sito web per migliorarne la visibilità nei risultati di ricerca organici dei motori di ricerca. Attraverso l’applicazione di tecniche di posizionamento online, le aziende mirano ad aumentare il traffico organico al proprio sito, ovvero quel flusso di visitatori che giunge senza il bisogno di pubblicità a pagamento.
Questo processo comprende l’ottimizzazione dei contenuti, della struttura e della velocità del sito web, dei link interni ed esterni che rimandano al sito, nonché il suo adeguamento tecnico per renderlo più accessibile e indicizzabile dai motori di ricerca. L’obiettivo è posizionarsi nelle prime posizioni per determinate parole chiave, incrementando così le probabilità di essere trovati dai potenziali clienti.
La SEO internazionale si distingue da quella tradizionale per il suo approccio globale. Mentre le classiche tecniche per il posizionamento online dei siti web si concentrano sull’ottimizzazione di un singolo mercato, la SEO per l’estero espande questa visione per includere molteplici paesi e lingue.
Essere visibili nei risultati di ricerca organica in diversi paesi contribuisce quindi a costruire una presenza globale, aumentando la fiducia e la credibilità agli occhi dei buyer esteri.
Come creare una strategia SEO internazionale
Creare una strategia SEO internazionale richiede una pianificazione accurata che tenga conto delle diversità culturali, linguistiche e di mercato. Questo processo inizia con la definizione degli obiettivi di business specifici per l’espansione internazionale e si sviluppa attraverso diverse fasi, che hanno come obiettivo quello di assicurare che il sito web sia ottimizzato per attrarre e rispondere efficacemente alle esigenze del pubblico target in diversi paesi.
Scopriamo i principali elementi da valutare per creare una strategia SEO internazionale e dare un impulso alle vendite all’estero.
- Analisi e selezione dei mercati target. Il primo passo per ottenere un buon posizionamento SEO internazionale è l‘identificazione e l’analisi dei mercati esteri che offrono le migliori opportunità di crescita per l’azienda. Questo implica una comprensione delle tendenze economiche, della domanda di mercato, della concorrenza e delle abitudini di ricerca locali.
Gli strumenti di ricerca di parole chiave e i dati demografici possono inoltre fornire insight preziosi. Utilizzando strumenti di analisi, come ad esempio Google Analytics, è possibile monitorare da dove provengono i nostri visitatori e scoprire potenziali nuovi mercati in cui ancora non stiamo ottimizzando al meglio la promozione dei nostri prodotti o servizi. - Studio dei competitor. Rappresenta una fase fondamentale per la propria global SEO strategy, perché consente di mappare il panorama competitivo nei mercati di riferimento. Questa attività non solo evidenzia quali strategie vengono adottate dai concorrenti per posizionarsi sui motori di ricerca, ma offre anche preziose intuizioni sui loro punti di forza e sulle potenziali vulnerabilità.
Comprendere le tattiche impiegate, i contenuti prodotti, le parole chiave scelte e la struttura dei loro siti web aiuta a identificare eventuali lacune presenti nella propria strategia e le opportunità da cogliere per distinguersi. Inoltre, analizzando i successi e i passi falsi dei concorrenti, è possibile anticipare le tendenze del mercato e adattare il proprio piano operativo per capitalizzare su ciò che funziona, evitando gli errori commessi dagli altri. - Analisi dei buyer internazionali. Questo processo richiede lo sviluppo di profili dettagliati dei buyer esteri ideali, basati su una combinazione di dati demografici, comportamenti d’acquisto, preferenze culturali e tendenze di consumo specifiche per ogni mercato di interesse. Questi profili, noti come buyer personas, aiutano a personalizzare e affinare le tattiche di marketing per rispondere direttamente alle esigenze, ai desideri e alle aspettative del pubblico target in diversi contesti culturali e geografici.
Attraverso l’analisi dei dati, raccolti da ricerche di mercato, interazioni sui social media, feedback degli utenti e tendenze di settore, le aziende possono modellare i contenuti pubblicati online e i messaggi promozionali per rispondere alle esigenze dei loro buyer esteri.
- Scelta del dominio corretto. La scelta del dominio rappresenta un aspetto cruciale perché influenza direttamente sia la visibilità che la percezione del brand nei vari mercati oltreconfine. I domini di primo livello nazionali (ccTLD), come “.it” per l’Italia o “.de” per la Germania, offrono chiari segnali geografici ai motori di ricerca e possono incrementare la fiducia degli utenti locali, sebbene richiedano un investimento maggiore in termini di gestione. I sottodomini, invece, facilitano la gestione di contenuti multilingue o specifici per una determinata regione mantenendo al contempo un legame con il dominio principale, anche se possono necessitare di un’ottimizzazione SEO internazionale più accurata per mantenere l’autorità del sito.
Le sottodirectory, utilizzando una struttura tipo “miosito.com/it/”, semplificano la gestione mantenendo l’autorità del dominio principale, pur potendo risultare meno intuitive dal punto di vista geografico. Invece, optare per un dominio completamente diverso permette una maggiore flessibilità e l’opportunità di costruire un brand specifico per il mercato target, ma richiede tuttavia un maggiore sforzo, necessario per creare l’autorità del dominio da zero. Infine, è essenziale valutare la necessità di implementare il tag hreflang, il codice che indica ai motori di ricerca l’esatta corrispondenza linguistica e geografica dei contenuti presenti sui siti multilingua, assicurando così che gli utenti vengano indirizzati alla versione più pertinente del sito. - Ricerca delle parole chiave e localizzazione dei contenuti. L’analisi dei termini di ricerca più utilizzati dai buyer stranieri è indispensabile per le aziende che intendano adottare una strategia SEO per l’estero. Questo processo va ben oltre la semplice traduzione delle parole chiave da una lingua all’altra, ma richiede un’immersione nelle specificità linguistiche e nelle abitudini di ricerca proprie di ogni mercato. Attraverso l’utilizzo di strumenti di ricerca delle parole chiave e di analisi dei dati è possibile scoprire le frasi e i termini che gli utenti utilizzano effettivamente nei diversi contesti culturali e linguistici.
Questo consente di ottimizzare i contenuti del sito web, i titoli, le descrizioni e i meta tag in modo che siano allineati con il linguaggio naturale del pubblico di destinazione, migliorando la visibilità del sito nei risultati di ricerca locali. Adattando i contenuti alle preferenze di ricerca locali le aziende possono aumentare significativamente il tasso di clic (CTR) e massimizzare le opportunità di conversione, garantendo che i loro messaggi raggiungano efficacemente il pubblico desiderato nei vari mercati esteri.
La complessità di questa disciplina rende necessario il possesso di una serie di competenze trasversali, indispensabili per comprendere al meglio gli aspetti tecnici del sito web e le specificità linguistiche del mercato in cui si intende vendere i propri prodotti o servizi.
Affidarsi a un team di consulenti, competente e aggiornato sulle più recenti modifiche introdotte dai motori di ricerca, permette di delineare una strategia e un piano d’azione efficaci. I consulenti di Co.Mark aiutano le imprese che intendano aprirsi a nuovi mercati esteri, affiancandole step by step durante l’intero progetto di internazionalizzazione.
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