Export di prodotti food & wine: a chi possiamo rivolgerci?
Molte aziende che operano nel settore vitivinicolo e alimentare sono convinte che un prodotto eccellente e un prezzo concorrenziale siano le chiavi per un export di successo. In realtà il processo di internazionalizzazione è qualcosa di più complicato: ecco perché addentrarsi da soli in questo territorio sconosciuto non è mai la soluzione migliore. Se anche tu vuoi vendere vino o prodotti agroalimentari all’estero, affidati a un export manager esperto e qualificato, che possa guidarti nei mercati internazionali.
Export: settore food & wine
Il 2017 è stato un anno eccezionale per le esportazioni di vino e prodotti alimentari:
- +7% per il settore enologico, con un record assoluto pari a 6 miliardi di euro
- +6% per il food, che tocca per la prima volta i 40 miliardi di euro
Risultati che vanno a premiare l’impegno delle aziende italiane che hanno deciso di espandere i loro affari oltre confine. Per essere competitivi è necessario conoscere i mercati, oltre che i prodotti, e avere forti capacità relazionali.
Nel mondo del vino, più che in altri settori, si lavora con il marketing relazionale, siglando accordi e concludendo trattative spesso in un ambiente informale. Leggi questo articolo in cui ti spieghiamo quali sono gli step fondamentali per vendere vino all’estero. Fare marketing mentre si vende diventa quindi una prerogativa indispensabile, per espandere gli affari. E per farlo devi affidarti a un export manager vino qualificato.
Wine Export Manager: chi è?
- Ha competenze linguistiche e tecnologiche
- Conosce i mercati e i canali di distribuzione
- Conosce approfonditamente il mondo dell’enologia
- Ha forti skill commerciali
- Presenta doti relazionali e capacità di calarsi nei diversi contesti aziendali
- È determinato e orientato agli obiettivi
A chi affidarsi?
Il Temporary Export Specialist è la figura ideale a cui affidare l’export di prodotti food & wine della tua azienda.
L’esportazione di prodotti alimentari italiani ha registrato un incremento del 6%, quest’anno. Ciò significa che sempre più imprese vendono i propri prodotti fuori dai confini nazionali, puntando sulla qualità e l’appeal del cibo Made in Italy. Se vuoi aumentare il fatturato con la vendita all’estero, avere un buon prodotto è un’ottima base di partenza, ma non è sufficiente. Le norme che disciplinano le esportazioni in ambito agroalimentare sono particolarmente rigide e complesse, richiedono verifiche, controlli e certificati. Prima di lanciarti in un’operazione di internazionalizzazione devi studiare bene il mercato obiettivo e le sue regole, per evitare di veder respinto il tuo prodotto alla frontiera o di incorrere in pesanti sanzioni.
Prendi l’esempio della bolletta doganale, il documento necessario per le esportazioni extra-UE. Nel caso di prodotti alimentari o agricoli, devi assicurarti che ti venga rilasciata la copia 3A (invece della copia 3) del DAU – Documento Amministrativo Unico, per avere diritto all’aliquota di restituzione che ti spetta. Sembra una formalità, ma è un documento indispensabile per non essere penalizzati. L’export dei prodotti food richiede competenze in ambito tecnico, strategico e giuridico.
Scopri qui cosa fa il TES® quando entra in azienda. Oltre a occuparsi della pianificazione strategica e dello sviluppo dell’export, il TES® è in grado di formare i tuoi dipendenti, per renderli autonomi nella gestione del tuo business all’estero. In ambito food, Co.Mark collabora alla realizzazione di un corso per Food Export Managing Controller organizzato da SSICA e FederQuality, mettendo a disposizione dei partecipanti tutto il suo know how nell’internazionalizzazione delle imprese del settore agroalimentare Made in Italy. Qualsiasi sia il prodotto che vuoi esportare (vino, olio o prodotti alimentari), il TES® è in grado di elaborare una strategia vincente, basata su un metodo scientifico, rigoroso e strutturato. Solo in questo modo avrai la certezza di poter ottenere riscontri concreti, in tempi brevi.