Le principali caratteristiche della moda in Italia
Sinonimo del bello e ben fatto, la moda italiana si è evoluta nel tempo dettando spesso le regole del fashion. Elegante e al tempo stesso anticonformista, esprime al meglio l’essenza del Made in Italy, tra innovazione e tradizione, distinguendosi per qualità a artigianalità delle produzioni.
Un mercato che oggi assume un’importanza cruciale nell’economia del nostro paese, intercettando bisogni e rispondendo alle esigenze dei player internazionali.
Ripercorriamone insieme la storia alla scoperta delle sue origini e delle caratteristiche che l’hanno resa famosa in tutto il mondo.
Dove è la nata la moda italiana e quanto vale
Il tessile si è distinto tra i prodotti italiani all’estero conquistando i mercati globali già secoli fa.
La storia della moda italiana ha vissuto una fase gloriosa fin dagli albori del Rinascimento, ma fu soprattutto dopo la Prima Guerra Mondiale che il settore conobbe un vero e proprio exploit, ottenendo sostegno economico e fiducia per riuscire a creare uno stile inconfondibile.
Gli anni ‘50 e ‘60 segnarono una vera e propria epoca, quella della Dolce Vita, in cui la moda italiana divenne un vero e proprio riferimento per il panorama mondiale: nei numerosi atelier nati tra Milano, Firenze e Roma si producevano capi di abbigliamento esclusivi, indossati dalle icone del cinema e della vecchia aristocrazia, che divenne presto ambasciatrice del bello italiano nel mondo.
Furono però gli anni Settanta a segnare un importante spartiacque con il passato, interpretando nuovi ideali di libertà e di identità: anche la moda italiana colse questo cambiamento, così le creazioni diventarono sgargianti e più aggressive, mentre la manifattura cedette il passo al prêt-à-porter.
Tessuti pregiati, creatività e innovazione sono ancora oggi le caratteristiche più apprezzate in tutto il mondo: il comparto moda in Italia rappresenta una voce determinante dell’economia per valore e reddito generato, oltre che per numero di persone occupate e aziende coinvolte.
Secondo le previsioni dell’Ufficio Studi PwC Italia, dopo la ripresa dello scorso anno in cui i grandi brand hanno registrato risultati oltre ogni attesa, il mercato raggiungerà i 78 miliardi di euro entro la fine dell’anno mentre per l’anno prossimo si potrebbe arrivare ad un traguardo di 81,3 miliardi di fatturato, risultato reso possibile dalla resilienza del comparto fashion & luxury.
Perchè la moda italiana è importante per il settore export
Non vi alcun dubbio dunque: oggi il mercato della moda italiana rappresenta una preziosa risorsa per il nostro Paese e detiene un posto di eccellenza nei mercati internazionali, incarnando al meglio storia e cultura ed esprimendo un vero e proprio stile di vita.
Valori che hanno reso il settore un importante punto di forza dell’economia del Bel Paese, in particolare per l’export: il gusto italiano conquista i principali mercati internazionali, dove l’eccellenza del Made in Italy viene riconosciuta e apprezzata per l’alto livello qualitativo e la cura dei dettagli.
I prodotti italiani più esportati al mondo riguardano non a caso il tessile, l’abbigliamento, le calzature, il cuoio e la pelletterie, settori che rappresentano il vero fiore all’occhiello della nostra economia.
Secondo i dati della Camera Nazionale della Moda nei primi cinque mesi dello scorso anno si è registrata una crescita complessiva delle esportazioni, pari al 27,6%, e del 34,3% verso la Cina.
Tra i mercati più ricettivi si aggiungono anche la Francia (+35%), gli Usa, (+31,9%), e la Corea (+27,8%), dati che evidenziano un netto cambiamento del target di riferimento: se fino a dieci anni fa il settore luxury era infatti composto perlopiù da clienti maturi in Europa e in Occidente, oggi sembrano farsi strada sempre i Millennials e la Generazione Z tra i principali estimatori del luxury Made in Italy, soprattutto in Cina.
Un trend dovuto principalmente alla trasformazione digitale che ha investito la maggior parte delle aziende e ai nuovi modelli di distribuzione adottati basati sulle strategie di digital marketing: il boom degli acquisti online ha reso necessario automatizzare i processi di vendita e prevedere l’integrazione dei canali digitali con gli store fisici per offrire un’esperienza di acquisto dinamica e innovativa.
Le aziende del settore fashion, in particolare, hanno saputo innovarsi e sfruttare le potenzialità dell’e-commerce per rafforzare la presenza internazionale, una strategia che richiede un’analisi ed uno studio meticoloso delle abitudini di consumo e dei principali mercati di sbocco.
In questo contesto affidarsi a professionisti del settore può rappresentare un valore aggiunto ed una strategia utile per aumentare la propria competitività: esportare moda italiana oggi richiede competenza e professionalità, i nostri Temporary Export Specialist, specializzati nella ricerca di nuovi clienti e nella creazione di reti commerciali in Italia e all’estero, vi affiancano in azienda per implementare il vostro progetto di internazionalizzazione e aiutarvi a creare una strategia commerciale completa finalizzata all’aumento delle vendite in tutto il mondo.